INTRODUZIONE


Ragusa Ibla, o semplicemente Ibla, è uno dei due quartieri che formano il centro storico di Ragusa in Sicilia.
In dialetto ragusano il quartiere è anche chiamato "Iusu" (ovvero la Ragusa inferiore, per distinguerla da quella superiore). È situata nella parte orientale della città, sopra una collina che va dai 385 ai 440 m s.l.m.

Ragusa Ibla è nota per i suoi palazzi e chiese in stile barocco ed è qui che praticamente si svolgono tutti i riti della Settimana Santa in quanto a Ragusa viene celebrato solo il Venerdì Santo con la processione dei Misteri (vedi "Il Venerdì Santo a Ragusa Superiore"). 
Nel 1866 il quartiere si staccò amministrativamente dal resto della città diventando comune autonomo col nome di Ragusa Inferiore, nome che mantenne fino al 1922 quando fu cambiato in Ragusa Ibla. Il 2 gennaio 1927, in occasione dell'elevazione a capoluogo di provincia della città di Ragusa, i due comuni furono riuniti.
 
I riti tradizionali della Settimana Santa di Ragusa Ibla iniziano il Venerdì di Passione che precede la Domenica delle Palme, nella Chiesa di S. Giacomo, con le funzioni dedicate all'Addolorata (Venerdì dell'Addolorata) e la "Via Crucis" che attraversa il quartiere.
Dalla Domenica delle Palme iniziano anche le suggestive processioni in cui sono protagoniste le Confraternite di Ibla che accompagnano le loro statue fino alla Chiesa di San Giorgio. La Settimana Santa di Ragusa Ibla è uno degli eventi iscritti nel Registro delle Eredità immateriali della Sicilia; è un rito che permette di vivere con intensa spiritualità le ore della passione di Cristo e si ripete da secoli, mantenendo inalterate nel tempo le suggestioni della tradizione, nell'incomparabile scenario storico, artistico e architettonico ibleo.
La chiave di tutto è l'adorazione al SS. Sacramento esposto solennemente al Duomo di San Giorgio in ricordo delle "Quaranta Ore" di Gesù Morto e deposto nel Sepolcro.
In questa occasione le sei Confraternite presenti a Ragusa Ibla, costituitesi tra il 1500 e il 1700, partendo ognuna dalla propria chiesa, con le proprie insigne e gruppi statuari, in processione con i fedeli si recano alla Chiesa Madre per adorare Gesù Eucarestia.
Un patrimonio di grande fervore religioso che continua a perpetuarsi da un secolo all'altro e che va valorizzato e fatto conoscere a tutti.

La Domenica delle Palme inizia al mattino con la benedizione delle palme al Giardino Ibleo e continua con una serie di riti religiosi nelle chiese del quartiere e tre processioni che si concludono nel Duomo di San Giorgio.
ore 17:00 - processione dell'Addolorata che esce dalla Chiesa di Santa Maria dell'Itria, a cura della Confraternita di Maria SS. Addolorata;
ore 19:00 - processione di S. Maria Maddalena che esce dalla Chiesa della Maddalena, a cura della Confraternita di Santa Maria Maddalena;
ore 20:00 - processione di Cristo alla colonna che esce dalla Chiesa dell'Annunziata, a cura della Confraternita del SS. Rosario e del SS. Sacramento della Sciabica.

Il Lunedì Santo è la volta di altre due processioni:
ore 18:45 - processione di Gesù all'orto, che esce dalla Chiesa di San Giacomo, a cura dell'Arciconfraternita di San Giacomo;
ore 20:00processione della Pietà che esce dalla Chiesa di Santa Maria dello Spasimo, a cura della Confraternita della Buona Morte.
Entrambe si concludono al Duomo.

Il Martedì Santo alle ore 20:00 esce invece dalla Chiesa di San Filippo Neri la processione della Veronica, a cura dell'Arciconfraternita di San Filippo Neri, che raggiunge anch'essa il Duomo di San Giorgio.

Il Venerdì Santo si celebra la "Passione di Cristo" nella chiesa di S. Giuseppe e nel Duomo di San Giorgio.
Alle ore 20:00 inizia la processione del Cristo Morto e dell'Addolorata, con la partecipazione di tutte le sei Confraternite della città.
La tradizione è molto antica; secondo diverse testimonianze risale al 1500.

* NOTA - L'unica confraternita non più esistente dalla metà del secolo scorso, è quella di Sant'Agnese.
Si occupava di portare in processione il Mercoledì Santo una statua di epoca spagnola, datata tra fine 1400 ed inizi del 1500, di un Cristo flagellato seduto su un "ceppitello".
Scomparsi la confraternita, ovviamente è scomparsa anche la processione, lasciando così un "buco" durante la settimana Santa ragusana.


- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, sulla base di informazioni tratte dal web.
- Foto tratte dal web.